sabato 30 aprile 2022

IL MIO ARTICOLO PER IL PROFILO FACEBOOK DELL'Unione Donne In Italia Gruppo PARTENOPE DI CUI FACCIO PARTE

LA RICOMPASA DELLE DONNE NEI RITI DI PASSAGGIO, GRAZIE ALLA NUOVA PROFESSIONE DI CELEBRANTE LAICO/UMANISTA IN ITALIA. Fin dall’antichità, col sopravvenuto delle grandi religioni monoteiste, le celebranti donne sono state spazzate via dal cerchio della vita, escluse per sempre dall’officiare le cerimonie che dalla notte dei tempi sottolineano i riti di passaggio dell’esistenza umana su questa Terra. Mi rifesrisco a momenti quali quello della presentazione alla comunità, per una nascita, per un’unione sentimentale fra due persone, od all’ultimo saluto per una morte. Tuttavia, visto che è stata la religione a sottrarre questo ruolo così importante alle donne, è un movimento filosofico, l’Umanesimo, a restituirglielo. In Inghilterra infatti, grazie ad istituzioni umanistiche, i celebranti laici anche di sesso femminile, operano già almeno dal 1892, e questa professione si è diffusa in altri Paesi non cattolici, quali l’Olanda ed i Paesi Scandinavi. In altri Paesi del Mondo poi, ( Australia, Canada, Irlanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Scozia, alcuni stati USA) i matrimoni umanistici hanno anche valore legale, e sono in via di accreditamento anche in Inghilterra. In Italia siamo ancora agli inizi, ma è importante sottolineare che qui da noi, il primo matrimonio laico/umanista che è stato celebrato il 21 luglio del 2002, in provincia di Asti, fu officiato da una donna: l’attivista per i diritti dei non cattolici, Vera Pegna, vicesegretaria, nonché responsabile dei rapporti internazionali, dell’associazione ’UAAR, acronimo di Unione Atei ed Agnostici Razionalisti. La coppia sposata dalla dottoressa Pegna, proveniva dal Regno Unito, così come ancora adesso la maggior parte di chi viene a sposarsi su suolo italiano, è di altra nazionalità. Ma che cos’è una cerimonia laico/umanistica, sia essa un matrimonio, un unione civile, un rituale di Benvenuto al Mondo o un Funerale? E’ un momento che, un celebrante officia, leggendo un testo concordato dalla committenza, accompagnato da musiche appropriate, scelte insieme ad essa, che non ha nulla di liturgico, bensì molto di umanissima e umanistica, voglia di divertirsi (tranne nel caso dei funerali) e di condividere con la propria comunità. Poichè le donne non sono portate ad escludere altri sessi, dalle loro attività, l’esempio della celebrante Vera Pegna, da allora è stato seguito da tanti altri/e di qualsiasi sesso, preparatisi tramite corsi indetti ancora una volta dall’UAAR. Attualmente sul territorio nazionale ci sono altre persone o associazioni che insegnano a fare il celebrante. La FederCelebranti, che raggruppa i celebranti professionisti che operano in Italia, è una di queste; si è formata solo nell’autunno del 2021, ma già è all’opera per definire e e regolare la figura del celebrante, che nel nostro Paese è ricoperta da un numero sempre più crescente di donne.PERCHE' SCEGLIERE ME? Per resctituire alle donne un ruolo che è stato loro ingiustamente sottratto. (Fonte archivio UAAR e FEDERCELEBRANTI) Foto: "Corridoio nozze" by Pexels da Pixabay e " Sposi spiaggia" by Lorena Villareal da Pixabay.

Nessun commento:

Posta un commento

FOTO PROFESSIONALI STAGIONE 2023

Nel giorno 24/06/2023 presso la Villa Tony Complesso Zeno, ad Ercolano, ho celebrato il matrimonio simbolico di D. e G., giovani genitori ...